Chissà dove vanno a finire le parole che non diciamo. Chissà se esiste un posto dove si sciolgono i nodi alla gola e la sincerità comanda, spontanea, senza paura. Mi chiedo come mi ci troverei in un posto così, io e tutte le cose che non so dire, io e tutte le frasi sepolte tra le righe, nelle sere degli inverni che non vogliono passare, neanche quando fuori c’è il sole.
Sento il vento che fa un gran casino e mi domando perché io, invece, non sono mai capace di fare più rumore di una foglia che cade. La gente dell’autunno a malapena se ne accorge.
La porta sbatte e poi silenzio. Quest’aria gelida mi somiglia un po’ di più. Solo uno spiffero. Di cosa sa la primavera? Non me lo ricordo. Ci fosse almeno in giro un po’ del profumo che mi lasciavi addosso.
Pioverà stanotte, appena il vento si sarà calmato. Ti va ancora di dormirmi accanto?
Chissà dove vanno a finire le parole che diciamo con gli occhi, e i sorrisi pieni di domande, e le carezze che sembrano risposte. Com’è che il sole sta sciogliendo tutto? Intanto le stagioni passano. L’estate non ha mai fatto tanta paura quanto adesso.
